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MARLINTREMITI
Le Immersioni

IL B24 - Liberator

AMP Isole Tremiti: Zona C

Isola: San Domino

Percorso: 1

Profondità consigliata: 50 m 

Brevetto richiesto: Tecnico

Gas fornito: Nitrox o Aria

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Descrizione

 

Il sito d’immersione è sul lato sud-ovest dell’Isola di San Domino e più precisamente nelle vicinanze di Punto 55 ad una profondità compresa tra i 49 e 54 metri.

Un’immersione impegnativa, riservata ai subacquei con esperienza e brevetto specifico molto affascinate e straordinaria se eseguita in notturna.

Discesa lungo una cima guida fino a 52 mt., che viene 

posizionata prima dell'immersione. La fantastica discesa nel blu, porta proprio sopra i resti del relitto dell'aereo, attualmente avvolto i una rete a strascico. L'immersione regala forti emozioni e oltre a poter osservare alcune parti dell'aereo come: ala, serbatoio e componenti con ancora numeri di matricola, consente di osservare, aragoste, gronghi di notevoli dimensioni e solitamente un enorme astice: "il carro armato" che proprio li si nasconde.

Tutt'intorno sul fondale di sabbia e sedimento numerose le "Pennatule", splendidi celenterati.

 

Decisamente spettacolare l’immersione in notturna. Purtroppo per pochi, visto le caratteristiche ancora più impegnantive e tecniche dell’immersione, ma veramente unica.

Il relitto è come se prendesse vita, il buio e l’intensità della luce delle lampade esalta ogni piccolo particolare, tutto sembra più chiaro, tantè che molti particolari che ci hanno portato all'identificazione dell'aereo e del suo equipaggio sono stati individuati proprio con immersioni notturne.

 

Il relitto dell’Aereo è stato individuato dal MARLINTREMITI nel giugno del 2008 e finito di studiare nell'agosto del 2009.

Una Fortezza Volante in fondo al mare delle Tremiti

Dal giugno del 2008, e per un anno, ci siamo impegnati con tante immersioni per cercare individuarne la serie ed il suo equipaggio.

Abbiamo cercato di studiare tutti i particolari e alcuni numeri di matricola presenti su alcune parti. Un lavoro difficilissimo, se non impossibile senza una base documentale a cui far riferimento.

 

Ma il nostro impegno non è stato vano, e venuti a conoscenza della nostra scoperta, ci sono venuti incontro gli Storici e gli Esperti del Pentagono.

Dopo un incontro organizzato alle isole Tremiti gli esperti della Difesa POW / MIA Agency Accounting (DPAA) - Difesa del Pentagono di Washington DC ci hanno inviato centinaia e centinaia di documenti con tutti gli spaccati originali dei B-24 G.

Non potevamo ricevere documentazione più preziosa.

Tutto questo ci ha permesso di continuare la nostra missione  per ricostruire la storia di questo B-24 e del suo equipaggio.

Foto di Adelmo Sorci © ADphoto

Ancora 1

Un piccolissimo stralcio della documentazione fornita al Marlintremiti dal Pentagono di Washington DC
con alcune pagine che riteniamo interessanti e alcune, curiose nella grafica.

(1943-1944)

!

Il B24 sul fondale delle Isole Tremiti racconta anche il tragico bombardamento subito
della città di Foggia nel 1943 

 

I bombardamenti di Foggia furono eseguiti dalle United States Army Air Forces e dalla Royal Air Force tra la fine di maggio e la metà del settembre 1943, nel quadro della vasta campagna aerea sull'Italia centro-meridionale per ostacolare i preparativi difensivi
italo-tedeschi e appoggiare le operazioni anfibie in Sicilia e a Salerno. Le azioni coinvolsero un elevato numero di apparecchi alleati, in specie i bombardieri Boeing B-17 Flying Fortress e Consolidated B-24 Liberator, che causarono elevate distruzioni e danni estesi sia alla città, sia alle numerose installazioni militari circostanti. Foggia fu annientata come base aerea militare e la popolazione civile ebbe a soffrire le pesanti incursioni aeree, ma non esistono dati precisi o affidabili sul numero di morti (circa 20.000), feriti e sfollati.

 

Foggia aveva 79.000 abitanti nel maggio del 1943; ne avrà invece 59.000 nel luglio del 1945. 

I bombardamenti del 1943 a Foggia

 

Nel maggio del 1943, gli anglo-americani decisero di sferrare l’offensiva per riuscire a sbarcare in Italia. Per ottenere ciò dovevano rendere inoffensivi i campi di aviazione di Foggia, indispensabili per avere il controllo dell’Europa meridionale e del Mediterraneo. Quando iniziarono i bombardamenti su Foggia, mancavano pochi giorni alla caduta del fascismo e pochi mesi alla stipula dell’armistizio del 3 settembre a Cassibile, ma Foggia verrà bombardata anche il 18 settembre.

I bombardieri anglo-americani, in partenza dagli aereoporti del Nord-Africa, presero quindi di mira gli aereoporti foggiani, attuando la tattica del bombardamento a tappeto sulla città di Foggia, riuscendo così ad essere ancora più convincenti. Ai cittadini foggiani non fu neanche risparmiato il criminale mitragliamento da parte dei velivoli nemici (la guerra non è mai un affare pulito, ma anche in guerra esiste un’etica, infatti esistono i criminali di guerra ed i soldati). Le forze aeree anglo-americane erano, in quel frangente, sotto il comando inglese.

Dopo le prime disastrose incursioni aeree, la città di Foggia cominciò ad essere abbandonata dalla popolazione civile che poteva farlo. Rimase invece sul posto un gran numero di civili militarizzati quali ferrovieri, postelegrafonici, personale sanitario, vigili del fuoco ecc.; gli uffici del governo territoriale civile furono trasferiti in centri più sicuri, e quando, alla fine di settembre del 1943, gli alleati entrarono nella nostra città, trovarono solo dei fantasmi.

Foggia fu l’unica città italiana completamente evacuata durante il secondo conflitto mondiale.

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