top of page
MARLINTREMITI
Diving

IL B24 - Liberator

AMP Isole Tremiti: Zona C

Isola: San Domino

Percorso: 1

Profondità consigliata: 50 m 

Brevetto richiesto: Tecnico

Gas fornito: Nitrox o Aria

Go back to the diving page

30

Description

 

The dive site is on the south-west side of the Island of San Domino and more precisely in the vicinity of the Secca del Pigno at a depth between 49 and 54 metres.

A demanding dive, reserved for divers with experience and a specific certification, very fascinating and extraordinary if performed at night.

Discesa lungo una cima guida fino a_cc781905- 5cde-3194-bb3b-136bad5cf58d_52 mt., che viene 

positioned before immersion. The fantastic descent into the blue takes right above the remains of the wreckage of the plane, currently wrapped in a dragnet. The dive offers strong emotions and in addition to being able to observe some parts of the plane such as: wing, tank and components still with serial numbers, it allows you to observe lobsters, conger eels of considerable size and usually an enormous lobster: "the tank" that just hides them.

All around on the seabed of sand and sediment there are numerous "Pennatules", splendid coelenterates.

 

The night dive is definitely spectacular. Unfortunately for few, given the even more demanding and technical characteristics of the dive, but truly unique.

The wreck is as if it comes to life, the darkness and the intensity of the light from the lamps enhances every little detail, everything seems clearer, so much so that many details are being examined e currently in phase study have been identified just with night dives 

 

The wreckage of the plane was identified by MARLINTREMITI in June 2008.

Currently, in collaboration with experts, samples and serial numbers identified on some components are being examined.

The objective is to identify the aircraft and the crew.

!

 

drawings by Adelmo Sorci © ADphoto

Ancora 1

Un piccolissimo stralcio della documentazione fornita al Marlintremiti dal Pentagono di Washington DC
con alcune pagine che riteniamo interessanti e alcune, curiose nella grafica.

(1943-1944)

!

Il B24 sul fondale delle Isole Tremiti racconta anche il tragico bombardamento subito
della città di Foggia nel 1943 

 

I bombardamenti di Foggia furono eseguiti dalle United States Army Air Forces e dalla Royal Air Force tra la fine di maggio e la metà del settembre 1943, nel quadro della vasta campagna aerea sull'Italia centro-meridionale per ostacolare i preparativi difensivi
italo-tedeschi e appoggiare le operazioni anfibie in Sicilia e a Salerno. Le azioni coinvolsero un elevato numero di apparecchi alleati, in specie i bombardieri Boeing B-17 Flying Fortress e Consolidated B-24 Liberator, che causarono elevate distruzioni e danni estesi sia alla città, sia alle numerose installazioni militari circostanti. Foggia fu annientata come base aerea militare e la popolazione civile ebbe a soffrire le pesanti incursioni aeree, ma non esistono dati precisi o affidabili sul numero di morti (circa 20.000), feriti e sfollati.

 

Foggia aveva 79.000 abitanti nel maggio del 1943; ne avrà invece 59.000 nel luglio del 1945. 

I bombardamenti del 1943 a Foggia

 

Nel maggio del 1943, gli anglo-americani decisero di sferrare l’offensiva per riuscire a sbarcare in Italia. Per ottenere ciò dovevano rendere inoffensivi i campi di aviazione di Foggia, indispensabili per avere il controllo dell’Europa meridionale e del Mediterraneo. Quando iniziarono i bombardamenti su Foggia, mancavano pochi giorni alla caduta del fascismo e pochi mesi alla stipula dell’armistizio del 3 settembre a Cassibile, ma Foggia verrà bombardata anche il 18 settembre.

I bombardieri anglo-americani, in partenza dagli aereoporti del Nord-Africa, presero quindi di mira gli aereoporti foggiani, attuando la tattica del bombardamento a tappeto sulla città di Foggia, riuscendo così ad essere ancora più convincenti. Ai cittadini foggiani non fu neanche risparmiato il criminale mitragliamento da parte dei velivoli nemici (la guerra non è mai un affare pulito, ma anche in guerra esiste un’etica, infatti esistono i criminali di guerra ed i soldati). Le forze aeree anglo-americane erano, in quel frangente, sotto il comando inglese.

Dopo le prime disastrose incursioni aeree, la città di Foggia cominciò ad essere abbandonata dalla popolazione civile che poteva farlo. Rimase invece sul posto un gran numero di civili militarizzati quali ferrovieri, postelegrafonici, personale sanitario, vigili del fuoco ecc.; gli uffici del governo territoriale civile furono trasferiti in centri più sicuri, e quando, alla fine di settembre del 1943, gli alleati entrarono nella nostra città, trovarono solo dei fantasmi.

Foggia fu l’unica città italiana completamente evacuata durante il secondo conflitto mondiale.

bottom of page