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1917 - Due sommergibili alle Tremiti


Sommergibili Italiani

Caratteristiche generali della classe " F ":

Sintesi di una Ricerca dicumentale e storica - fonte A.C. Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici

Tipo: sommergibile di piccola crociera

Dislocamento:

· in superficie: 260 t

· in immersione: 320 t

Dimensioni:

· Lunghezza: 46,63 m

· Larghezza: 4,22 m

· Immersione: 2,62 m

Apparato motore superficie:

2 motori Diesel tipo FIAT mod.2C 216, 2 eliche

· Potenza: 650 cv

· Velocità max. in superficie: 12,3 nodi

· Autonomia in superficie: 912 miglia a 12 nodi - 1200 miglia a 9,3 nodi

Apparato motore immersione:

2 motori elettrici di propulsione Savigliano

· Potenza: 500 cv

· Velocità max: 8,0 nodi

· Autonomia in immersione: 9 miglia a 8 nodi - 139 miglia a 1,5 nodi

Armamento:

2 tls AV da 450 mm, 4 siluri da 450 mm

· 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri da 450 mm

· 1 cannone da 76/30 a.a.

· 1 mitragliatrice Colt da 6,5 mm

Equipaggio:

2 ufficiali, 24 tra sottufficiali e marinai

Profondità di collaudo: 40 m

Generalità:

La classe "F" è stata la più progredita versione dei battelli tipo Laurenti e derivano direttamente dai "Medusa" di cui mantengono dimensioni e forme dello scafo. Con questa classe si raggiunse l'affidabilità che si cercava di ottenere già dai battelli precedenti, e al contempo, si rivelarono unità poco costose a livello di costruzione e mantenimento. Agili e manovrieri, qualità essenziali in un bacino ristretto come l'Adriatico, rivelarono l'unico limite nella contenuta quota massima operative (40 MT).

Il successo di questi battelli fu sancito anche dagli acquisti in serie da parte di marine estere, tra cui Portogallo, Spagna, Brasile (che acquisì anche una nave appoggio), Svezia, Russia.

Caratteristica di tutti i battelli tipo Laurenti era il doppio scafo totale, con scafo resistente interno a sezioni di forma variabile. Il vantaggio di adeguare le forme dello scafo ai macchinari con ottimizzazione degli spazi aveva come contraltare spessori cospicui all'aumentare delle quote di collasso, motivo del tramonto di questo tipo di torpediniera sommergibile dopo la prima G.M.

Da rimarcare la presenza a bordo di una stazione radio e un impianto idrofonico tipo Fessenden.

Dall' F13 in poi i timoni orizzontali poppieri furono portati sotto al galleggiamento e resi fissi.

Alcune delle ultime unità della classe furono dotate di un paragambe metallico in torretta che ne alterava sensibilmente la sagoma.

Oltre alle ventuno unità entrate in servizio, altre tre unità dello stesso tipo erano state commissionate dalla R. Marina (F 22. 23, 24): ma al termine del primo conflitto mondiale, prima che fossero prese in consegna, vennero vendute alla Marina spagnola, che le rinominò in successione A 1, A 2 e A 3

21 le Unità della classe " F ":

Regio sommergibile F 1

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 27.05.1915, Varo: 02.04.1916, Consegnato: 20.10.1916, Radiazione: 02.06.1930

Regio Sommergibile F 2

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 03.06.1915, Varo: 04.06.1916, Consegnato: 08.09.1916, Radiazione: 01.02.1929

Regio Sommergibile F 3

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 27.05.1915, Varo: 06.07.1916, Consegnato: 19.10.1916, Radiazione: 01.09.1919

Regio Sommergibile F 4

Cantiere: Orlando- Livorno

Impostazione: 08.06.1915, Varo: 19.11.1916, Consegnato: 18.01.1917, Radiazione: 01.09.1919

Regio Sommergibile F 5

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 23.05.1915, Varo: 12.08.1916, Consegnato: 26.11.1916, Radiazione: 20.07.1929

Regio Sommergibile F 6

Cantiere: Orlando- Livorno

Impostazione: 16.06.1915, Varo: 04.03.1917, Consegnato: 01.05.1917, Radiazione: 01.08.1935

Regio Sommergibile F 7

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 01.07.1915, Varo: 23.12.1916, Consegnato: 19.03.1917, Radiazione: 01.02.1929

Regio Sommergibile F 8

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 12.06.1915, Varo: 13.11.1916, Consegnato: 02.02.1917, Radiazione: 01.09.1919

Regio Sommergibile F 9

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 03.06.1915, Varo: 24.09.1916, Consegnato: 29.12.1917, Radiazione: 01.08.1928

Regio Sommergibile F 10

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 31.08.1915, Varo: 19.10.1916, Consegnato: 29.12.1916, Radiazione: 02.06.1930

Regio Sommergibile F 11

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 17.07.1915, Varo: 17.09.1916, Consegnato: 29.12.1916, Radiazione: 01.09.1919

Regio Sommergibile F 12

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 29.07.1915, Varo: 30.11.1916, Consegnato: 26.02.1917, Radiazione: 20.07.1929

Regio Sommergibile F 13

Cantiere: Orlando - Livorno

Impostazione: 30.09.1915, Varo: 20.05.1917, Consegnato: 05.08.1917, Radiazione: 01.08.1935

Regio Sommergibile F 14

Cantiere: Odero - Sestri

Impostazione: 02.10.1915, Varo: 23.01.1917, Consegnato: 18.03.1917, Affondato: 06 agosto 1928, Radiazione: 29.11.1928

Regio Sommergibile F 15

Cantiere: Orlando - Livorno

Impostazione: 07.10.1915, Varo: 27.05.1917, Consegnato: 13.08.1917, Radiazione: 28.05.1929

Regio Sommergibile F 16

Cantiere: Odero - Sestri

Impostazione: 04.10.1915, Varo: 19.03.1917, Consegnato: 30.04.1917, Radiazione: 01.05.1928

Regio Sommergibile F 17

Cantiere: Orlando - Livorno

Impostazione: 14.10.1915, Varo: 03.06.1917, Consegnato: 17.08.1917, Radiazione: 01.11.1929

Regio Sommergibile F 18

Cantiere: Odero - Sestri

Impostazione: 07.10.1915, Varo: 15.05.1917, Consegnato: 27.07.1917, Radiazione: 01.10.1930

Regio Sommergibile F 19

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 23.09.1915, Varo: 10.03.1918, Consegnato: 24.04.1918, Radiazione: 02.06.1930

Regio Sommergibile F 20

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 10.09.1915, Varo: 17.03.1918, Consegnato: 07.06.1918, Radiazione: 01.07.1935

Regio Sommergibile F 21

Cantiere: FIAT-San Giorgio, La Spezia

Impostazione: 31.08.1915, Varo: 19.05.1918, Consegnato: 31.08.1918, Radiazione: 01.10.1930

L’Unità F7 e F14 alle Isole Tremiti

Fase di trasferimento da Brindisi ad Ancona (Agosto 1917)

Unità F7 - Sommergibile

L’F 7 è stato un sommergibile della Regia Marina.

Una volta operativo fu stanziato a Brindisi.

Dal gennaio 1918 ebbe base variabilmente a Venezia od a Porto Corsini. Fu impiegato in funzione offensiva sulle rotte avversarie nell'Adriatico settentrionale.

Il 12 febbraio 1918, al largo dello scoglio di Guizza, colò a picco il piccolo piroscafo Pelagosa (245 tsl), piccola unità ausiliaria della k.u.k. Kriegsmarine.

Alle 9.45 dell'11 agosto 1918 l’F 7 attaccò il piroscafo trasporto truppe austro-ungarico Euterpe (2270 tsl), in navigazione, con un migliaio di militari a bordo, al largo dell'isola di Pago e tre miglia a nord di Novalja: centrato da due siluri, l’Euterpe s'inabissò portando con sé 555 uomini.

Il 29 agosto dello stesso anno attaccò con i suoi siluri dapprima un sommergibile, al largo di Punta Mika, ed in seguito un trasporto: entrambi i bersagli furono mancati, perché i siluri erano difettosi[1][2].

Fu inviato nell'area di Passo delle Sette Bocche (Dalmazia) per individuare campi minati avversari.

Cercò di silurare un piroscafo circa tre miglia al largo dell'isola di Scarda, ma il malfunzionamento dei siluri impedì un successo.

Nel primo dopoguerra restò di base a Venezia sino all'aprile 1919.

Dal 1919 al 1923 ebbe base a Napoli, mentre nell'ottobre 1925 fu trasferito a Taranto (appartenendo alla Divisione Sommergibili.

Prese parte a varie esercitazioni di attacco e lancio siluri sino al 1929, anno della sua radiazione.

Fu poi demolito.

Varo 23 dicembre 1916

Entrata in servizio 19 marzo 1917

Radiazione 1º febbraio 1929

Destino finale demolito

Dislocamento in immersione 319 t

Dislocamento in emersione 262 t

Lunghezza 46,5 m

Larghezza 4,22 m

Pescaggio 3,1 m

Profondità operativa 40 m

Propulsione 2 motori Diesel FIAT da 700 cv

2 motori elettrici Savigliano da 500 cv complessivi

2 eliche

Velocità in immersione 8 nodi

Velocità in emersione12,5 nodi

Autonomia in emersione 1300 miglia nautiche a 9,3 nodi

o 912 mn a 12,5 nodi

in immersione 139 mn a 1,5 nodi o 8 mn a 8 nodi

Equipaggio

2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai

Armamento

2 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua

4 siluri

1 cannone antiaereo Armstrong da 76/30 mm

1 mitragliatrice Colt da 6,5 mm

Unità F14 - Sommergibile

Cantiere: Odero, Sestri (Genova)

Impostazione: 2 ottobre 1915

Varo: 23 gennaio 1917

Consegnato : 18 marzo 1917

Affondato: 6 agosto 1928

Radiazione: 29 novembre 1928

Attività operativa

Al comando del tenente di vascello Amilcare Casarano, l'F 14 entrò in servizio il 30 aprile 1917 ed operò alle dipendenze del Comando Marittimo di Spezia, in Alto Tirreno, in missione antisommergibili con base alla Maddalena.

Nel luglio venne trasferito a Brindisi e nel settembre ad Ancona; fu distaccato a Porto Corsini e Venezia ed impiegato in missioni offensive lungo le rotte commerciali austriache e sulle coste nemiche.

Nel 1918 il comando dell'unità passò al tenente di vascello Giuseppe Curti, che lo mantenne fino alla data dell'armistizio.

Durante il periodo della sua attività, l'unità portò a compimento 35 missioni di guerra: tra queste particolare menzione meritano quella che effettuò dal 25 al 27 novembre 1917, premiata con un encomio, e quella eseguita dal 6 al 9 luglio 1918, presso lo scoglio Porer, nella quale l'unità violò arditamente gli sbarramenti di mine e si portò in agguato all'entrata del porto di Pola.

Dopo l'armistizio, l'F 14 operò a Sebenico, dove l'equipaggio venne impiegato per l'allestimento di speciali scafi per il dragaggio, recupero e disattivazione delle mine poste a sbarramento del porto, e, successivamente per espletare funzioni di polizia militare nella base.

Al rientro a Venezia l'unità svolse attività addestrativa in Alto Adriatico con frequenti crociere e, in data 1° ottobre 1925, passò a far parte della Divisione Sommergibili con sede a Brindisi.

Il 5 agosto 1928, alle ore 08.45, durante una esercitazione navale condotta dalla Squadra nelle acque di Pola, l'F 14, in fase di attacco, emerse sotto la prora del cacciatorpediniere Missori che lo investì, affondandolo.

Alle ore 18.40 del 7 agosto venne tratto in superficie e nell'immediato controllo effettuato al suo interno si riscontrò che l'intero equipaggio era deceduto per asfissia prodotta dai gas di cloro.

Alla Bandiera dell'unità ed al suo Comandante, capitano di corvetta Isidoro Wiel, venne concessa la M.A.V.M.

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