Le Isole Tremiti e l’AMP delle Isole Tremiti sono uno straordinario mondo di unicità sia dal punto di vista ambientale, storico e marino. Abbiamo un mare ricchissimo di vita e di colore, nonostante l’arcipelago si trovi in Mare Adriatico, un mare questo, chiuso, poco profondo e sui cui sfociano la maggior parte dei nostri fiumi... oggi mezzo di trasporto per la maggior parte delle sostanze inquinanti tra cui le plastiche e le microplastiche.
Ma come tutto il “mare del nostro pianeta”, e quindi anche quello delle Isole Tremiti, da molto tempo, non riesce più a contrastare il cambiamento climatico, pensiamo anche solo al traffico navale... e di conseguenza anche all’inquinamento terrestre diventato oggi anche marino.
Purtroppo un inquinamento di diverse tipologie, al punto che le forme di vita marina.. nectoniche, planctoniche e bentoniche sono costrette a conviverci e addirittura a nutrirsi, loro malgrado e il problema interessa tutta la colonna d’acqua anche a profondità abissali.
Ora è noto che le microplastiche costituiscono una potenziale minaccia per gli ecosistemi marini a livello globale, ma i meccanismi biologici che determinano il loro impatto sulla vita marina sono ancora in gran parte sconosciuti.
Le informazioni disponibili si basano ancora principalmente su test che potrebbero non riflettere le condizioni naturali;
ecco perché si stanno facendo studi in grado di SIMULARE le condizioni naturali, combinando controlli di laboratorio con approcci multidisciplinari in grado di fornire informazioni e dati più completi sulle implicazioni molecolari, cellulari, fisiologiche, comportamentali ed ecologiche”.
Di questo per esempio se ne stanno occupando ricercatori dell’Università Politecnica delle Marche e della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli.
Per esempio:
Le particelle microplastiche (<1 mm) presenti nell'ambiente marino possono rientrare nell’intervallo ottimale di dimensioni delle prede per un'ampia gamma di organismi marini e possono mettere a repentaglio diversi livelli di organizzazione biologica, rappresentando così una potenziale minaccia per la conservazione della biodiversità e della funzione dell'ecosistema.
Ma non solo pesci...
Pensiamo ai coralli, e al mare delle Isole Tremiti, che da questo punto di vista regala un ambiente unico con pareti e fondali con Gorgonie e corallo nero.
Bene,
i coralli ingeriscono principalmente polipropilene, con molteplici effetti biologici,
dalla riduzione della capacità di alimentarsi, all'alterazione dell’espressione genica. Inoltre le microplastiche possono alterare il microbioma del corallo sia direttamente che indirettamente provocando abrasioni dei tessuti che consentono la proliferazione di batteri che possiamo definire opportunisti”.
Questi molteplici effetti negativi suggeriscono che le microplastiche alle concentrazioni presenti in alcune aree marine e previste per la maggior parte degli oceani nei prossimi decenni, potrebbero alla fine causare la morte dei coralli....
E altre specie formanti habitat che si nutrono di particelle sospese nell’acqua sono probabilmente soggette a impatti simili, i quali possono agire, in sinergia con eventi determinati dai cambiamenti climatici, e causare delle mortalità di massa”.
Questo scenario è molto realistico e non stiamo parlando di “futuro”.
Serve un maggiore impegno globale, nazionale e locale per misurare, studiare, capire e progettare nuove strategie di vita.
Adelmo Sorci | Laboratorio del Mare
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